Donatella Simonetti, fotografa comasca, pare intingere le proprie immagini nei colori della vista interiore nel suo progetto «Presenza – Assenza»: un’opera fotografica con video, musica e voce concettualmente giocata sugli opposti.
Un marciapiede di Milano, linee chiare e musica e voce concettualmente giocata sugli opposti.
Un marciapiede di Milano, linee chiare e strutture architettoniche ritratte nella loro mera disposizione simmetrica senza alcuna presenza umana.
Ma in realtà, l’uomo non è del tutto assente dalle sue fotografie, poiché la luce in cui immerge il suo spazio è artificiale e abbacinante, e dai suoi spiragli fanno capolino il viola, l’azzurro e il turchese.
‘Sul luogo vige il divieto tassativo di fotografare: dall’impossibilità di rappresentarlo in modo canonico è nata l’idea di cogliere il flusso di macchine, la presenza-assenza di gente della notte con l’obiettivo puntato sull’asfalto, un banalissimo marciapiede reso straordinario dalla forza di questi colori accesi che creano l’idea di flusso.’
Ecco quindi che l’osservatore, escluso dalla scena ma desideroso di osservare l’interno dall’esterno, si chiede che cosa vedranno mai quelli che stanno là dentro, in quella luce artificiale e abbacinante.
la musica di Omar Dodaro, con la voce di Lorenzo Pierobon, esprime l’idea del flusso attraverso la dicotomia assenza – come svuotamento del momento – e presenza – come atto di consapevolezza in un tempo ed in un luogo assoluti, vicini e distanti al tempo stesso.
Il video interpreta il dinamismo della notte attraverso un elegante movimento delle scie luminose sull’asfalto.